La nostra interiorità è uno spazio sacro, e come tale deve esser trattata. In questo residenziale sarà il gruppo a costituire e garantire la sacralità, ovvero la separatezza dello spazio. Lavoreremo come fossimo in un recinto sacro, in un tempio, istituendo uno spazio altro ed un tempo altro; solo così potremmo entrare degnamente in relazione con la dimensione profonda ed inconscia.
Ci metteremo all’opera con una serie di pratiche psicologiche e filosofiche che ci faranno avanzare nel lungo e prezioso processo del “fare anime”, ovvero cercheremo di ampliare la conoscenza delle nostre dinamiche interiori per progredire nel processo individuativo.
Si tratta di praticare una sorta di alchimia interiore, di rendere onore all’immagine e all’immaginazione, di riattualizzare il mito e la parola carica di senso in vista dell’incontro col numen, con la potenza divina del senso che guarisce ogni male e ci orienta in una vita capace di accendersi di meraviglia per la luce degli dei che abitano in ogni cosa.
È un evento a cui tengo molto perché il lavoro teorico deve necessariamente essere accompagnato dal lavoro pratico in gruppo.
Sabato 3 e Domenica 4 Dicembre a Parma presso l’Hotel San Marco & Formula Club.
Psicologo, Analista Filosofo (Sabof) e docente presso la Scuola di psicoterapia Erich Fromm di Prato-Padova. Ha pubblicato saggi su diverse riviste ed è autore dei volumi La metrica dell’apparenza (Attucci 2018) e Il ritmo del desiderio. Da Jung alle pratiche filosofiche. (Mimesis 2019).
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