Analisi filosofica
L’analisi filosofica è qualcosa di assolutamente semplice: si tratta di guardare il mondo con uno sguardo rinnovato, ritrovare un senso che sembrava perduto oppure rimasto da sempre nascosto nella nostra vita.
Parlare con uno psicologo che sia anche filosofo ti permette di fare luce sulle tue paure o difficoltà, sulle questioni dolorose della tua vicenda personale, per trasformarle attraverso il lavoro di analisi.
Il senso è la vera cura, la cura più potente capace generare un cambiamento che incida in maniera stabile in ogni aspetto della tua vita, dalle relazioni personali, ai rapporti con il partner, alle dinamiche fagocitanti e distruttive che spesso si incontrano sul posto di lavoro.
Analisi filosofica – è per tutti
L’analisi filosofica è per tutti in quanto tutti abbiamo bisogno di ricercare il nostro fine, la nostra vocazione, il nostro senso! Solo una vita autentica è una vita sana.
Siamo abituati a pensare alla psicologia come l’unica via per la cura della nevrosi ma dovremmo riflettere sul fatto che i più grandi clinici sono prima di tutto dei filosofi (Recalcati, Galimberti, Màdera).
Il metodo dell’analisi filosofica come metodo biografico è stato anche inserito nell’ultima edizione del Dizionario di psicologia di Umberto Galimberti, si veda al riguardo la voce “biografico, metodo”.
L’analisi filosofica secondo Romano Màdera
L’analisi biografica a orientamento filosofico, in breve l’analisi filosofica è “un’analisi che ha il sapere biografico, implicito ed esplicito, come sua origine e suo metodo. Il sapere biografico è un insieme di saperi, naturali, impliciti, quotidiani, specialistici, indissolubilmente connotati da vissuti emotivi e affettivi, raccolti in racconti della vita di una persona. Il sapere biografico è materia e forma in movimento, in costruzione ininterrotta, che viene – nell’analisi – sottoposto a disamina in ogni sua parte, particolare per particolare, nesso per nesso, così da rintracciarne e da tesserne le trame presenti, passate e possibili. Leggi l’articolo di Romano Màdera, filosofo e psicoanalista e uno dei fondatori della Scuola Superiore di Pratiche Filosofiche “Philo”.
Chi è e cosa sa fare l’analista filosofo (in 14 punti)
- Innanzitutto è un filosofo (1): è filosofo perché impegnato a trasformare la sua esistenza in una consapevole pratica di ricerca di senso, partecipando alla vita di una comunità-scuola filosofica e dandosi una disciplina individuale e costante di esercizi corpo-mente finalizzati a questa ricerca.
- E’ vitalmente interessato al mondo della storia collettiva e capace di leggere i contesti e le cornici delle relazioni duali e dei processi individuali.
- Aiuta gli altri a riportare ai nessi biografici ogni contenuto si presenti, invitandoli all’autoriflessività propria del racconto e della scrittura autobiografica.
- Sta nel rapporto con l’altro sentendo e interrogando ciò che passa nella relazione, riconoscendo e accogliendo stati emotivi e capacità cognitive sedimentati nella storia dei partecipanti all’incontro. In altri termini, è consapevole di stare nella relazione trasferale e cotrasferale.
- E’ in grado di distinguere e di aiutare a distinguere le dimensioni psicopatologiche che richiedono un trattamento specifico diverso da quello che è in grado di offrire. Sa indirizzare ad altri domande esplicite o implicite che ritiene troppo distanti dalle sue competenze.
- Impara a vivere i suoi limiti e la sua impotenza in modo differente da una sconfitta, sforzandosi di considerarli come esercizi preziosi che ricordano la misura propria di tutti e di tutte le cose e che rimandano alla interdipendenza con gli altri e con la natura esterna a sé.
- Valorizza e legge le forme del pensiero immaginativo insieme a quelle del senso comune e dell’argomentazione. In particolare lavora con i sogni, con le fantasie e con il gioco.
Per leggere tutti i 14 punti rimando al sito della Società Analisi Biografica a Orientamento biografico Sabof.